Quando si diagnostica una malattia, è importante chiedersi se essa sia grave oppure no. Tanto più importante è farsi questa domanda per quanto riguarda la malattia spirituale del peccato. Molti ammettono beatamente di essere dei peccatori, ma non hanno nessuna idea di che cosa stiano parlando in realtà. Trattano il peccato come se fosse qualcosa di “tipico del carattere umano”, o si nascondono dietro la scusa che “tanto, lo fanno tutti”. Ma queste affermazioni evitano di prendere in considerazione il vero problema: quanto è grave il peccato? Ecco di seguito alcune delle cose che la Bibbia ha da dire su di te, in quanto peccatore.

1. Sei degradato.

Ciò non significa che tu sia il più malvagio possibile, né che tu stia continuamente commettendo ogni tipo di peccato. E neppure significa che tu non riesca a discernere ciò che è guisto da ciò non è giusto, o a fare cose piacevoli e utili. Vuol dire piuttosto che il peccato ha invaso ogni parte della tua natura e della tua personalità: la mente, la volontà, gli affetti, la coscienza, le attitudini, l’immaginazione. “Il cuore è ingannevole più d’ogni altra cosa, e insanabilmente maligno” (Geremia 17:9). La radice dei tuoi problemi si trova non in ciò che fai, ma in ciò che sei! Tu pecchi perché sei un peccatore.

2. Sei corrotto.

La Bibbia non spreca il fiato qui: “Perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo invidioso, calunnia, superbia, stoltezza” (Marco 7:21-22). Nota bene che questo elenco include pensieri, parole e azioni. Ciò sta a dimostrare che, agli occhi di Dio, ogni peccato è ugualmente grave. Alcuni limitano la loro idea di peccato a cose tipo: omicidi, adultèri e furti. La Bibbia, però, fa capire molto chiaramente che non abbiamo nessun diritto di pensare così del peccato. Il peccato è qualsiasi cosa che non corrisponda agli standard perfetti di Dio. Se ciò che diciamo, pensiamo o facciamo è men che perfetto, è peccato. Ora, affronta questa domanda: “Chi pùo dire: ‘Ho nettato il mio cuore, sono puro dal mio peccato’?” (Proverbi 20:9). Puoi tu? Se non puoi, allora sei corrotto.

3. Sei un provocatore.

La Bibbia insegna che “il peccato è non tener conto della legge” (Romani 5:13), ed è quindi una ribellione volontaria contro l’autorità e la legge di Dio. Nessuna legge civile ti obbliga a mentire, ingannare, pensare cose impure, o peccare in qualsiasi altra maniera. Tu scegli di peccare. Tu scegli o decidi di infrangere la legge santa di Dio. Tu disubbidisci deliberatamente a Dio, e ciò è grave, perché Dio è “un guisto giudice, un Dio che s’adira ogni giorno” (Salmi 7:11). Dio non potrà mai essere tenero né indulgente nei confronti del peccato, e sta’ pur certo che neppure un singolo peccato resterà impunito.

La punizione divina del peccato si manifesta in piccola parte durante questa vita (anche se possiamo non rendercene conto). Ma la punizione finale sarà inflitta dopo la morte, quando, nel Giorno del Giudizio, “ciascuno di noi renderà conto di sé stesso a Dio” (Romani 14:12).

Fonte: Blanchard, John (1989) Domande di fondo, Voce della Bibbia.