La croce è un simbolo che vediamo ovunque sopratutto qui in Italia. Vediamo gioielli nella forma di croce, persone che hanno una croce tatuata sul corpo, squadre con l’immagine della croce, e naturalmente vediamo alle croce in cima alla chiesa in ogni posto. Per molte persone nel mondo, la croce è un emblema di Dio o della religione in generale. Altri capiscono che indica il cristianesimo in particolare.
Nel mondo Greco-Romano del primo secolo però, la croce non era altro che uno strumento di morte. I Romani hanno perfezionato questo metodo brutale di esecuzione. Gesù Cristo di Nazaret ha sofferto questo umiliazione. La narrazione dei Vangeli ci dice che Gesù è stato condannato come colpevole anche se non aveva alcuna colpa. Sebbene non avesse commesso alcun crimine, Gesù è stato condannato torturato e condotto a luogo dell’esecuzione che si chiama Golgota. È stato inchiodato sulla croce dove morì di una morte lenta e dolorosa che comprese disidratazione e soffocamento. La Sua esecuzione è stata la più grande ingiustizia nella storia del mondo, perché Cristo non aveva colpa o ha peccato. Invece è stato concepito ed è stato senza peccato e ha vissuto tutta la Sua vita in giustizia perfetta. Ha fatto quello che il primo Adamo non aveva fatto. Eppure, fu lì sulla croce che quest’uomo innocente ha soddisfatto la giustizia di Dio. Perché come disse il profeta Isaia: “SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti”. Ha sofferto nell’abisso dell’ire di Dio contro il nostro peccato è diventato una maledizione per noi. Questo è il significato della croce.
La croce non è semplicemente un simbolo del cristianesimo, molto meno è un emblema di religioni in generale. La croce è il posto in cui siano stato riconciliati con Doi. Come dice l’apostolo Paolo in Galati capitolo 3: “Cristo ci ha riscattiati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: “Maledetto chiunque è appeso al legno”)”. Per farci sedere nei luoghi celesti, Cristo dovete scendere nella profondità del giudizio di Dio. I nostri peccati siano criminali colpevoli che meritano giustizia. Ma a causa della croce e della Sua grazia straordinaria, Cristo è diventato il nostro sostituto e ha sofferto l’ira di Dio al nostro posto. Tutto è finito, il pagamento è stato effettuato sulla croce. Gesù ha detto: “È compiuto”. La Sua risurrezione il terzo giorno è la prova che Dio ha accettato il Suo sacrificio. La grazia di Dio sembra troppo bella per essere vera. Però è così.
La salvezza è un dono per noi, perché Cristo ne ha pagato il prezzo. E grazia per noi, perché c’è stato il giudizio per Cristo. Ecco, perché possiamo pronunciare con gioia le parole dell’apostolo Paolo: “Ma quanto a me, non sia mai che io mi vanto di altro che della croce dal nostro Signore Gesù Cristo”. Conosci questa gioia? Conosci questa gioia nella croce di Cristo? Ha riposto la tua fiducia in Lui?
Fonte: Pastore M. Brown - Chiesa Riformata Filadelfia Milano.